immagine che contiene cenerentola
Uncategorized

Una stanza piena di sogni

Una sera di dicembre un re fece comunicare a gran voce nella piazza che chiunque avesse trovato la figlia avrebbe ricevuto in dono un’enorme fortuna.
Infatti la principessa, Lily da Altavilla, era sparita nel nulla la sera prima e nessuno aveva più notizie di lei. Si era cercato nelle sue stanze, nei giardini del palazzo, nelle cucine al piano terra ma niente. I genitori erano disperati e decisero allora di chiedere aiuto a tutti gli abitanti.

Il capitano delle guardie si propose subito di cercarla per tutte le terre.
“Datemi un cavallo instancabile e vi riporterò la principessa” disse con solennità. E il re acconsentì. Dotato nel più bel cavallo del reame, di un sacchetto pieno di monete e di scorte di cibo il capitano partì ma dopo novantun giorni e novanta notti tornò alla porta del castello affranto. Aveva affrontato pericoli e percorso terre sconosciute ma della principessa nessuna traccia.

Allora il marinaio Silver decise di cercarla per tutti i mari.
“Altezza, sono il miglior marinaio esistente, nessuna onda è a me sconosciuta. Datemi una nave con vele enormi e vi riporterò la principessa”. Il re senza pensarci acconsentì, la fama di Silver era nota in tutto il reame e gli mise a disposizione un enorme veliero con cento mozzi a suo servizio.
Dopo novantun giorni e novanta notti una nave con l’albero maestro spezzato arrivò al porto di Altavilla. Una terribile tempesta aveva impedito di continuare il viaggio e si era portata via con sé alcuni navigatori. Della principessa nemmeno l’ombra.

Ormai la speranza di ritrovare Lily si era affievolita e ovunque si parlava di rapimento, fuga e altre bizzarre soluzioni. Né per terra né per mare si avevano più sue notizie.


Ma un ragazzo alquanto strano, figlio di un vecchio falegname, si presentò davanti al re.
“Datemi il legno della nave distrutta e quello che rimane della sua enorme vela”. Il sovrano, suo malgrado, acconsentì. Patrick lavorò instancabilmente novantun giorni e novanta notti per costruire un’enorme mongolfiera. “Se non è per terra né in mare sarà in cielo” spiegò come se fosse la cosa più logica del mondo.
Il giorno in cui accese il fuoco per farla partire tutti pensarono che la sua era una folle idea e che si sarebbe schiantato, ma Patrick volò in alto e ancora in alto e sempre più in alto.

Vide poi tra le nuvole, lontano lontano, una specie di stanza bianca e dentro moltissime persone e  cose che provenivano dal mondo dei sogni. Un mostro che mangiava della pizza, un bambino con la bocca sporca di cioccolato, labirinti, tazze di tè e oggetti di ogni tipo.
Lassù, lontano dai suoi doveri e dalle costrizioni, c’era anche Lily, beata, che si tuffava tra le nuvole. Patrick la chiamò e cercò di spiegarle che tutti la stavano cercando, che i suoi genitori erano molto preoccupati per lei. Ma la principessa non voleva scendere, lì si avveravano tutti i sogni e da tempo non stava così bene, senza pensieri.

Il figlio del falegname cercò di farla ragionare e le disse che potevano tornare tutte le volte che voleva, lassù tra le nuvole, con lui, grazie alla sua mongolfiera.
Così Patrick accompagnò nel suo reame la principessa ma non senza essere stato anche lui tra le nuvole, desiderando ciò che voleva, nella stanza piena di sogni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *